Main Content

Gli elettori perdendo l'opportunità di avere una legge sulla caccia moderna e al passo coi tempi

CacciaSvizzera/USC/SAB – Comunicato stampa del 27 settembre 2020

Con il 51.9 per cento di voti sfavorevoli, il popolo svizzero ha respinto la revisione della legge sulla caccia di 34 anni fa. Con questa decisione l'elettorato ha perso l’occasione di rafforzare la protezione degli animali e delle specie e di stabilire regole chiare per la coesistenza di lupo e animali da allevamento. CacciaSvizzera, l'Unione svizzera dei contadini e il Gruppo svizzero per le regioni di montagna si rammaricano per il risultato della votazione. Lo reputano anche come la conseguenza della multimilionaria e scorretta campagna del fronte contrario. 

Le associazioni che negli ultimi mesi si sono impegnate intensamente per il sì, sono deluse per il risultato. "Oggi l'elettorato si è espresso a sfavore di una legge venatoria equilibrata lasciandosi ingannare dalla dimostrazione di forza a suon di milioni da parte delle organizzazioni animaliste", afferma Anton Merkle, Presidente di CacciaSvizzera. 

Con il rigetto della nuova legge, ai Cantoni viene vietato di reagire adeguatamente all'aumento dello effettivi di lupi. I conflitti aumenteranno nei prossimi anni mettendo le popolazioni alpine interessate di fronte a grandi sfide. "Sfortunatamente, il popolo svizzero ha perso l’opportunità di proteggere pecore, capre e vitelli in modo più adeguato", afferma Markus Ritter, Presidente dell’USC. 

Una legge venatoria moderna bloccata per anni 

Le regioni di montagna sono particolarmente colpite dal rifiuto della legge. Il direttore del SAB Thomas Egger afferma: "Purtroppo non siamo riusciti a convincere gli abitanti delle zone urbane dei vantaggi della legge venatoria per le popolazioni di montagna". Grazie al loro lavoro, l'agricoltura alpina e di montagna dà un importante contributo alla cura e al mantenimento del nostro territorio. Dopo questa decisione, c'è il rischio che molti contadini alpini si arrendano frustrati. I sentieri escursionistici nelle zone particolarmente colpite dovranno essere chiusi per motivi di sicurezza. Il paesaggio culturale alpino si inselvatichirà e perderà la sua attrattiva turistica.

Il rifiuto della legge è un segnale negativo anche sul versante della protezione degli animali e delle specie. Invece del lupo, dello stambecco e del cigno reale soltanto, oltre 300 specie protette possono continuare a essere regolamentate dai cantoni e dichiarate cacciabili dal Consiglio federale. Le riserve di uccelli migratori, le aree protette e i corridoi faunistici continueranno a non ricevere alcun sostegno finanziario dal Governo federale. Richieste queste che da tempo vengono avanzate dalle organizzazioni ambientaliste e che rimarranno nel cassetto. La legge venatoria revisionata era un compromesso equilibrato che avrebbe permesso di dare risposte adeguate agli attuali problemi. La necessaria modernizzazione della legge sulla caccia resterà ora bloccata per anni dopo l'esito negativo del voto e questo è davvero un peccato. 
 

Contatti

David Clavadetscher, Direttore CacciaSvizzera,
Tel. 079 330 53 20, david.clavadetscher@jagdschweiz.ch 

Urs Schneider, Vice Direttore dell’Unione svizzera dei contadini USC,
Tel. 079 438 97 17, urs.schneider@sbv-usp.ch 

Thomas Egger, Direttore Gruppo svizzero per le regioni di montagna SAB,
Tel. 079 429 12 55, thomas.egger@sab.ch 

Sullo stesso argomento

Comunicati stampa
L’iniziativa sulla biodiversità promuove l’importazione di cibo, energia e legname

25.06.24 | I sostenitori dell’iniziativa sulla biodiversità vogliono destinare e proteggere molte più superfici di quelle attuali per la promozione della diversità biologica. Ignorano però il fatto che la popolazione svizzera dipende anche da cibo, elettricità e legname. Meno ne produciamo in Svizzera, più le importazioni dall’estero aumentano. Il beneficio ecologico complessivo può invece essere migliorato in particolare se ci si concentra su una migliore qualità delle vaste superfici già oggi disponibili per la biodiversità.

Leggi tutto
Comunicati stampa
«Iniziativa sulla biodiversità: estrema e inadeguata»

13.06.24 | Il 22 settembre ci sarà in votazione l'iniziativa popolare federale “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio” (iniziativa biodiversità). Per il Consiglio federale, il Parlamento e l’economia (inclusa quella agricola), l’iniziativa si spinge troppo oltre. Limiterebbe gravemente la produzione di energia e cibo sostenibili, renderebbe più difficile la gestione delle foreste e lo sviluppo delle infrastrutture turistiche nelle zone rurali e farebbe lievitare i costi per le costruzioni. Esistono già oggi strumenti e disposizioni legali sufficienti ed efficaci per promuovere la biodiversità. Nell’ambito di una conferenza stampa, un'ampia alleanza ha esposto i propri argomenti contro l'iniziativa e allo stesso tempo ha dato il via alla campagna di voto.

Leggi tutto
Comunicati stampa
1000 nuovi elementi per la biodiversità

04.06.24 | Creare un habitat supplementare per la fauna e la flora selvatiche realizzando 1000 nuove piccole strutture o piantando alberi era l'obiettivo di un'iniziativa lanciata nel febbraio 2024 dall'Unione Svizzera dei Contadini con il sostegno di Coop. L'obiettivo è stato raggiunto e i 1000 nuovi elementi sono stati realizzati. Una mappa interattiva mostra dove si trovano.

Leggi tutto
Comunicati stampa
I nostri bisogni in quanto giovani agricoltrici e giovani agricoltori

05.03.24 | Gli eventi degli scorsi giorni sono l'espressione dell'insoddisfazione e della pressione economica dell'agricoltura svizzera. Sottolineano la necessità di offrire ai giovani agricoltori prospettive migliori. I giovani agricoltori svizzeri sostengono la petizione lanciata dall’USC e da Agora. Ieri le richieste sono state consegnate a politici e distributori con la partecipazione della commissione dei giovani agricoltori (JULA).

Leggi tutto
Comunicati stampa
«1000 per la biodiversità» - partecipare ora!

13.02.24 | Tramite 1000 piccole strutture e alberi aggiuntivi, l'Unione Svizzera dei Contadini e Coop vogliono contribuire a migliorare la qualità delle Superfici per la promozione della biodiversità esistenti. In cambio, pagano 100 franchi per ogni nuovo elemento. Il momento è dunque propizio: partecipate e contribuite a raggiungere l'obiettivo entro la fine di aprile.

Leggi tutto
Comunicati stampa
Più considerazione per l’agricoltura

13.02.24 | Gli eventi degli scorsi giorni sono l'espressione dell'insoddisfazione e della pressione economica dell'agricoltura svizzera. Sottolineano la necessità di offrire ai giovani agricoltori prospettive migliori. I giovani agricoltori svizzeri sostengono la petizione lanciata dall’USC e da Agora. Ieri le richieste sono state consegnate a politici e distributori con la partecipazione della commissione dei giovani agricoltori (JULA).

Leggi tutto
Comunicati stampa
Consegnata la petizione con 65'000 firme

12.02.24 | In pochi giorni 65'000 persone hanno firmato la petizione lanciata dall'Unione Svizzera dei Contadini e da AGORA a sostegno delle rivendicazioni e delle richieste dell'agricoltura. Cinque diverse delegazioni le hanno consegnate oggi al Consiglio federale e ai quattro commercianti al dettaglio Migros, Coop, Lidl e Aldi. L'Unione Svizzera dei Contadini intrattiene uno stretto dialogo con il Consiglio federale e il commercio al dettaglio.

Leggi tutto
Comunicati stampa
Studio «Colture resilienti al clima all’orizzonte del 2035»

08.02.24 | Agroscope ha realizzato uno studio sulle grandi colture resilienti al clima all’orizzonte del 2035 su incarico di Grandine Svizzera, fenaco e l’Unione svizzera dei contadini. Il tema della siccità ha rivestito un ruolo prioritario. Per migliorare la resilienza al clima della campicoltura svizzera e salvaguardare il suo potenziale produttivo, è necessario combinare una serie di misure.

Leggi tutto